Liberia, il pastore di Weah arrestato per truffa

di claudia
George Weah

 Il reverendo Emmanuel Nimely, 58enne ex-consigliere religioso e pastore dell’ex presidente della Liberia George Weah (nella foto), ha confessato di aver derubato 90 persone di 87.300 dollari, truffandoli con la scusa di facilitare un loro viaggio diretto in Australia. Lo riporta il quotidiano FrontPageAfrica online.

Nimely, che ha servito come consigliere religioso dell’ex presidente Weah dal 2016 al 2018, è attualmente il pastore della chiesa Forkay Klon, frequentata da Weah: venerdì scorso il reverendo è stato arrestato dalla polizia e accusato di furto di proprietà. La procura di Monrovia ha avviato un procedimento giudiziario e attualmente Nimely si trova nel carcere di Central Monrovia.

Secondo FrontPage Africa, che cita documenti della procura, Nimely avrebbe commesso i crimini nella comunità del Seminario battista di Paynesville tra agosto e dicembre 2023: Nimely si presentava come pastore della chiesa di Forkay Klon e fondatore della “Organizzazione globale per la pulizia spirituale della pace e della riconciliazione” e ingannava i fedeli del posto parlando loro di un programma chiamato “Conferenza e crociata di riconciliazione per la guarigione dei cuori spezzati dell’Australia”. Il reverendo chiedeva soldi ai fedeli promettendo di dare loro un visto per partecipare alla conferenza australiana.

Nimely, di fronte al giudice, avrebbe anche ammesso le sue responsabilità e ha spiegato di aver raccolto 970 dollari a persona come spese per il visto per la conferenza australiana: secondo lui, a causa del mancato rilascio dei visti da parte delle autorità australiane e della sua impossibilità di rimborsare il denaro, le vittime si sono piccate e hanno contattato la polizia.

Secondo le indagini la Global Spiritual Cleansing Peace & Reconciliation Organization, l’organizzazione fondata da Nimely, è un’organizzazione religiosa presumibilmente coinvolta in conferenze, incontri di preghiera e lezioni sulla pace e la riconciliazione ma è anche impegnata in attività fraudolente, in particolare nell’organizzazione di false conferenze all’estero. In tal senso, la procura sostiene che Nimely abbia orchestrato un programma di visti truffa per una conferenza di cinque giorni prevista in Australia dal 5 al 9 dicembre 2023, per la quale ha creato un falso volantino con le immagini delle bandiere della Liberia, del Kenya e dell’Australia. 

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