È stato inaugurato in Liberia il primo impianto di ossigeno medico del Paese, creato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), con il finanziamento di partner come i governi di Germania, Canada e Stati Uniti. Secondo l’Oms, l’impianto è in grado di produrre 100 bombole di ossigeno medico al giorno.
Il presidente George Weah, nel corso della cerimonia inaugurale della struttura a Monrovia, ha dichiarato che la sua amministrazione sta mettendo in atto “un piano solido per affrontare le sfide sanitarie paralizzanti della Liberia”.
Il ministro della Salute Wilhelmina Jallah ha quindi avvisato gli ospedali locali che la Liberia ha un impianto di ossigeno da cui poter ordinare.
Secondo l’Oms, il nuovo impianto è destinato a servire una popolazione stimata di circa due milioni di abitanti nella capitale, Monrovia, e nelle regioni circostanti. Venti tecnici e operatori biomedici locali sono stati addestrati da un team sudafricano per far funzionare l’impianto.
Secondo quanto riferito dalla stampa locale, un altro impianto sarà installato nella regione occidentale liberiana di Bomi, verso il confine con la Sierra Leone.
