L’ex-presidente della Liberia ed ex-signore della guerra Charles Taylor, che sta scontando una pena a 50 anni per crimini di guerra, ha annunciato che farà causa al governo della Liberia perché si rifiuta di pagargli la pensione e i benefit pensionistici. Lo riportano i media liberiani e le agenzie internazionali.
Taylor ha scatenato una guerra civile lunga 13 anni in Liberia, con l’ex-alleato Prince Johnson, da quando ha guidato la ribellione del 1989 per cacciare il presidente Samuel Doe, una ribellione che si è deteriorata in uno dei conflitti più sanguinosi dell’Africa moderna. Attualmente sta scontando una condanna a 50 anni in una prigione del Regno Unito dopo essere stato condannato nel 2012 da un tribunale dell’Aia per aver alimentato il conflitto civile in Sierra Leone.
La corte del blocco dell’Africa occidentale Ecowas ha affermato che Taylor aveva intentato una causa sostenendo che il suo diritto alla proprietà era stato violato dal rifiuto della Liberia di pagare la sua pensione e i suoi benefici pensionistici dal 2003. “L’ex presidente ha affermato che l’azione del governo costituisce una violazione dei suoi diritti umani, in particolare il diritto alla libertà dalla discriminazione, alla pari protezione della legge, al diritto alla dignità, alla giustizia e alla proprietà” ha affermato la Corte Ecowas, specificando che nessuna data è stata fissata per l’udienza per Taylor.
Taylor è stato il primo ex capo di stato ad essere incarcerato da un tribunale internazionale dopo i processi nazisti di Norimberga: è stato condannato per 11 capi di imputazione per crimini di guerra e crimini contro l’umanità e per gli atti criminali commessi dai ribelli della Sierra Leone.