Gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite “non saranno pienamente realizzati fino a quando le donne, le persone svantaggiate e gli emarginati non avranno rimosso ostacoli e restrizioni dai loro percorsi verso la piena partecipazione ai processi politici e al processo decisionale nazionale”. La ex presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf, premio Nobel per la pace 2011, ha riassunto con queste parole il suo impegno per la parità di genere e la leadership femminile, parlando lo scorso 4 novembre in Svizzera al Kofi Annan Geneva peace address. Un intervento che ha preceduto di poche ore il lancio della campagna “Have her back”, un’iniziativa che esorta gli uomini di tutto il continente africano ad attuare impegni concreti per promuovere la leadership delle donne nelle loro sfere di influenza.
La campagna inoltre offre alle donne l’opportunità di riconoscere gli uomini che le hanno sostenute nel corso della loro carriera e incoraggiare altri uomini a seguire il loro esempio.
Le donne africane rimangono sottorappresentate nella leadership nei settori pubblico e privato: ci sono solo cinque donne che servono come primi ministri e due che servono come presidenti in tutto il continente, solo un parlamentare su quattro è una donna e in generale le donne rimangono significativamente in inferiorità numerica nei ranghi più alti delle imprese africane, con gli uomini che nel pubblico e nel privato ricoprono la maggior parte delle posizioni di leadership.
La campagna Have her back lanciata dal Centro per le donne e lo sviluppo della ex presidente (Centro Ejs), è stata lanciata con gli impegni del presidente della Costa d’Avorio Alassane Ouattara, del presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa, di Ernest Bai Koroma, ex presidente della Sierra Leone, di Olusegun Obasanjo, ex presidente della Nigeria, e dell’imprenditore e filantropo Mo Ibrahim, che in alcuni video hanno deciso di investire la propria immagine per sensibilizzare il pubblico al problema della condizione femminile.
Un impegno non scontato. E proprio il “rinnovato senso di urgenza” per una maggiore rappresentanza delle donne nei processi di mantenimento della pace e nel rafforzamento della democrazia è stato sottolineato dalla stessa Sirleaf durante il suo discorso a Ginevra: “Ovunque le donne minacciano lo status quo di governo, lo status quo che per troppo tempo ha tenuto il potere a tutti i costi”.
Ellen Johnson Sirleaf è la prima donna presidente eletta democraticamente in Africa: ha guidato la Liberia dal 2006 al 2018, ha vinto il premio Nobel per la pace nel 2011 per il suo lavoro nel portare le donne all’interno del processo di mantenimento della pace e ha raccolto ulteriori consensi per i suoi successi nel promuovere il cambiamento economico, sociale e politico.