Un drone italiano Predator è stato abbattuto in Libia. Ad annunciarlo sono state le forze fedeli al generale Khalifa Haftar e a confermarlo sono fonti informate dello Stato maggiore della difesa italiano. Ieri in serata, sono circolate in rete numerose foto che ritraggono l’ala di un velivolo senza pilota con la coccarda tricolore, simbolo degli apparecchi dell’Aeronautica militare italiana, mentre viene caricata su un pick up da alcuni miliziani.
Sarebbero state proprio le milizie che combattono per il generale Haftar ad aver abbattuto il velivolo a pilotaggio remoto a Tarhuna, l’enclave della Tripolitania, che è sotto il controllo delle forze che combattono al fianco dell’uomo forte della Cirenaica.
Il Predator non sarebbe stato armato, ma avrebbe fatto parte di una missione di ricognizione e sorveglianza. Fonti vicine agli ambienti militari italiani confermano che si tratta di un drone italiano che però era impiegato in una operazione relativa al controllo dei flussi di migranti in partenza dalla Libia e che sarebbe precipitato per motivi tecnici.
Secondo quanto riporta il quotidiano La Stampa, invece, il generale Mabrouk Al-Ghazawi, responsabile militare dell’area operativa occidentale dell’Esercito nazionale libico, che risponde ad Haftar, avrebbe annunciato l’abbattimento di un drone delle forze armate turche da parte di batterie antiaeree posizionate a nord della città di Tarhuna. Probabilmente si tratta dello stesso velivolo che le immagini, girate successivamente, hanno rivelato essere italiano.