Il sito di informazione e attualità culturale “Okay Africa” ha pubblicato un’intervista ad Ahmed Kwfiya, organizzatore dell’edizione inaugurale del Benghazi Summer Festival, il “primo grande evento culturale libico degli ultimi 15 anni”, iniziato il primo agosto e conclusosi l’altro-ieri nella città dell’est della Libia.
Kwfiya è definito “un peso massimo del giornalismo musicale nordafricano”: regista di video musicali e fondatore di Adrenaline Entertainment, oltre che “conduttore dell’unico programma televisivo dell’area Swana (Asia sud-occidentale e Nord Africa) specializzato in cultura hip-hop e arte di strada”.
Wegz, ElGrandeToto, Samara, Marwan Moussa, Nordo, Afroto, Stormy, Ka7la e Mansor Unknown sono solo alcuni degli artisti ospiti al festival, che ha accolto anche un evento dedicato al circo russo, una competizione di e-sport, un torneo con la leggenda del calcio brasiliano Ronaldinho, mostre di arti e mestieri tradizionali sulla storia di Bengasi, uno spettacolo teatrale e una fiera del libro.
Nella sua intervista, Kwfiya racconta di alcuni limiti e difficoltà del festival, come problemi organizzativi, restrizioni sulla partecipazione delle donne e diffidenza da parte di artisti e giornalisti internazionali, anche per preoccupazioni legate alla sicurezza.
“La Libia è un Paese che ama la vita e sostiene le arti. Si sta impegnando al massimo, nonostante sia logorata da oltre un decennio di disordini” conclude Kwfiya. “La gente- sottolinea- è gentile e pronta ad accogliere gli altri a braccia aperte. Bengasi non è come la raccontano i media”.