Gli scontri tra le forze fedeli al governo di accordo nazionale di Tripoli guidato dal premier Fayez al Sarraj e l’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) del generale Khalifa Haftar rischiano di sfociare in un conflitto aperto dalle conseguenze imprevedibili. Gli ambasciatori in Libia dei paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu hanno lanciato un appello alle parti in conflitto nel paese perché mettano fine alle “provocazioni e a un’escalation delle ostilità per entrare in una fase di dialogo politico complessivo”. In una nota congiunta gli ambasciatori in Libia di Stati Uniti, Russia, Cina, Regno Unito e Francia fanno riferimento alle recenti violenze nel sud della Libia, incluse quelle vicino alla base di Tamanhint, “che rischiano di sfociare in un nuovo conflitto”. A scontrarsi sono in particolare gli uomini della Terza Forza, formata in prevalenza da milizie della città-stato di Misurata, e la Brigata 12 dell’Lna.
(13/04/2017 Fonte: Agenzia Nova)
Libia – «C’è il rischio che scoppi una nuova guerra civile»
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