Libia: Dbeibah, nuova costituzione prima delle elezioni

di claudia
Abdul Hamid Mohammed Dbeibah

Il primo ministro libico ad interim Abdul Hamid Dbeibah ha chiesto l’adozione di una costituzione prima di tenere le elezioni presidenziali e parlamentari dopo il rinvio di dicembre. “Ora più che mai abbiamo bisogno di una costituzione che protegga il Paese e i suoi cittadini e che governi le elezioni”, ha affermato Dbeibah.

I libici “vogliono elezioni libere che rispettino la loro volontà, non l’estensione della crisi con una nuova transizione”, ha detto Dbeibah durante un evento nella capitale Tripoli dal titolo: “La costituzione prima di tutto”. “Il nostro problema oggi è l’assenza di una base costituzionale o di una costituzione”, ha detto. L’evento ha riunito figure di alto profilo dell’ovest della Libia, tra cui Khaled al-Mishri, che guida l’Alto Consiglio di Stato. “Alcuni partiti hanno aggravato la crisi” con leggi “su misura” che favoriscono alcuni candidati rispetto ad altri, ha accusato Dbeibah, riferendosi alla decisione di settembre del presidente della Camera Aguila Saleh di ratificare una controversa legge elettorale. I critici hanno affermato che la mossa ha aggirato il giusto processo e ha favorito la candidatura dell’alleato di Saleh, l’uomo forte della cirenaica Khalifa Haftar. Dbeibah, Saleh e Haftar hanno tutti presentato i loro nomi per il voto presidenziale.

Un funzionario della commissione eletta incaricata di redigere una nuova costituzione, Daou al-Mansouri, ha detto al simposio che l’organismo aveva presentato alla Camera nel luglio 2017 un progetto di costituzione. Il progetto doveva essere sottoposto a referendum, che non è mai stato organizzato. Saleh martedì ha proposto di istituire una nuova commissione di esperti libici e stranieri per elaborare una nuova bozza di costituzione. Ha anche chiesto l’istituzione di un nuovo governo ad interim e ha affermato che entro la fine di gennaio doveva essere fissata una data “definitiva” per le urne rinviate.

Secondo Saleh il governo presieduto da Dbeibah è “scaduto” il 24 dicembre con il rinvio del voto. L’esecutivo di unità nazionale si era insediato dopo un cessate del 2020, e grazie a un processo guidato dalle Nazioni Unite che aveva programmato le elezioni presidenziali e legislative per lo scorso 24, un passo storico rinviato dopo mesi di tensioni. 

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