La città libica di Derna, la più colpita dalle inondazioni nell’est del Paese, è stata divisa in quattro sezioni per creare dei cuscinetti in caso di epidemie, ha detto ieri il primo ministro dell’amministrazione orientale Ossama Hamad in un’intervista telefonica alla televisione saudita al-Arabiya.
“Ora le aree colpite sono completamente isolate, le forze armate e il governo hanno iniziato a creare un cuscinetto per paura della diffusione di malattie o epidemie”, ha detto Hamad.
L’annuncio arriva un giorno dopo che migliaia di manifestanti hanno protestato chiedendo una veloce ricostruzione e l’assunzione di responsabilità da parte della politica per l’accaduto. Nel corso delle manifestazioni è stata data alle fiamme la casa dell’ex sindaco della città, Abdel-Moneim al-Gaithi.
Ieri, mentre le autorità locali cercavano di contenere la rabbia popolare a Derna le comunicazioni si sono interrotte, una squadra umanitaria delle Nazioni Unite è stata bloccata e alcuni giornalisti espulsi, secondo quanto riferito dai media internazionali. La richiesta ai giornalisti di lasciare la città è motivata dal loro possibile intralcio alle operazioni di soccorso, ha detto l’amministrazione orientale.
Il bilancio delle vittime delle inondazioni intanto varia da circa 4.000 a 11.000, con altre migliaia ancora dispersi