Khalifa Haftar, l’uomo forte della Cirenaica, non è morto. Anzi, rientrerà presto in Libia perché «lo aspettano molte cose da fare». Ad affermarlo il suo portavoce e l’Onu che hanno seccamente smentito il trapasso. Il canale televisivo Al Arabiya ha inoltre dichiarato che, secondo notizie in suo possesso, il leader di Bengasi sarà a casa entro le prossime 48 ore.
Fonti vicine allo stesso Haftar sostengono che il generale guiderà personalmente l’operazione per liberare Derna, nel nord-est del Paese, dai terroristi. Anche il suo portavoce, Ahmed al-Mesmari, ha assicurato che «Haftar sta completando le cure e farà ritorno in Libia molto presto». Il generale libico si troverebbe ricoverato in un ospedale a Parigi, secondo quanto ha dichiarato su Twitter il suo portavoce, che spiega anche quanto avvenuto negli ultimi giorni.
Haftar si sarebbe sentito male nel corso di una serie di visite programmate in diversi paesi e si è recato in un ospedale della capitale francese per normali esami medici. In precedenza era circolata la notizia che Ghassan Salame, inviato dell’Onu in Libia, abbia avuto una conversazione telefonica di circa dieci minuti con il generale, come scritto dal quotidiano Lybian Express, citando come fonte lo stesso Salame.