Sono state 19 le persone uccise da mine e residuati bellici esplosivi nel 2022 in Libia e 14 di queste erano minori. Il bilancio lo ha riferito oggi la Missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil), in occasione della Giornata internazionale contro le mine.
Il tema di quest’anno della Giornata, “L’azione contro le mine non può aspettare”, è particolarmente adatto al contesto libico. Il contesto di un Paese ancora attraversato da conflittualità, la cui ricostruzione è legata a un difficile processo politico e di riappacificazione che deve ancora partire ma anche un territorio che deve essere bonificato da mine e residuati che colpiscono i civili e rallentano la ripresa economica e sociale.
Nonostante i forti sforzi dei partner per le operazioni di sminamento negli ultimi dieci anni, più di 15 milioni di metri quadrati sono ancora contaminati da ordigni esplosivi in tutta la Libia, si legge nella nota di Unsmil. L’uso indiscriminato di armi nelle aree civili durante i recenti conflitti significa che anche le aree urbane sono piene di residuati bellici esplosivi. Questi resti del conflitto ostacolano l’accesso sicuro all’istruzione, all’assistenza sanitaria e allo sviluppo e continuano a ferire o uccidere molto tempo dopo che i combattimenti sono cessati, ponendo una minaccia quotidiana alla vita e ai mezzi di sussistenza.
“Gli sforzi di azione contro le mine sono una componente essenziale del viaggio della Libia verso la pace e la stabilità, insieme alle riforme nel settore della sicurezza per controllare la contaminazione da ordigni esplosivi e la proliferazione di armi”, ha affermato il rappresentante speciale del segretario generale dell’Onu Abdoulaye Bathily. “La minaccia posta ai cittadini libici mina la stabilità e il diritto a una vita senza paura”, ha aggiunto.
Nel 2022, in Libia sono stati rimossi 27.400 ordigni esplosivi a Tripoli, Misurata, Bengasi e Sirte, ma c’è ancora molto da fare. Il Centro di azione contro le mine libico prevede di commemorare ufficialmente la Giornata internazionale per la consapevolezza e l’assistenza contro le mine il 2 maggio 2023, dopo la fine del mese sacro islamico del Ramadan.