I seguaci del Califfo hanno creato un “emirato” a Sirte, città che diede i natali a Muammar Gheddafi, istituendo le Corti islamiche e la separazione dei sessi nelle scuole. Intanto però il il generale Khalifa Haftar, comandante dell’esercito di Tobruk annuncia un’azione militare proprio a Sirte per combattere l’Isis. “Il livello di preparazione sul campo delle nostre forze armate è buono”, ha affermato il generale ad Amman e ha poi aggiunto che le forze armate libiche stanno combattendo il terrorismo per conto del mondo: “abbiamo armi a sufficienza, ma se ne avessimo di più saremmo più forti”, ha precisato. Lo riporta l’agenzia Mena.Nel frattempo i jihadisti dell’Isis hanno lanciato sul web un ennesimo messaggio di minacce all’Italia. In un tweet, un combattente del sedicente Stato Islamico, Abu Gandal el Barkawi, ha lanciato l’appello ad “andare a Roma, o Romia, passando per la Libia, la porta per Roma”. Nel testo il jihadista ha postato immagini che ritraggono la città eterna in fiamme, vista dal cupolone di San Pietro. “Le armi degli ottomani sono state lanciate e hanno accerchiato Roma dopo avere conquistato la Libia a sud dell’Italia – scrive Barkawi -. Chi vuole prendere Roma e l’Andalusia deve cominciare dalla Libia”.
(25/08/2015 Fonte: Rai News)
Libia – Isis crea un emirato a Sirte e minaccia l’Italia
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