La Germania e le Nazioni Unite stanno organizzando per il 23 giugno a Berlino una conferenza sulla Libia. Un incontro che mira a riunire tutti i principali attori che interagiscono sulla scena del del Paese nordafricano. La conferenza, annunciata ieri dalla Germania, farà il punto sui “prossimi passi necessari per una stabilizzazione sostenibile del Paese”, si legge in una nota del ministero degli Esteri del Paese. I colloqui si concentreranno sui preparativi per le elezioni nazionali previste per il 24 dicembre, nonché sul ritiro di truppe e mercenari stranieri dalla Libia. Prenderanno inoltre in considerazione la creazione di forze di sicurezza unificate per il Paese nordafricano.
Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas ha sottolineato che il cammino verso una pace duratura è un lungo processo e “noi stessi spesso non eravamo sicuri se gli obiettivi che ci eravamo prefissati potessero essere raggiunti. Ma dopo gli sviluppi degli ultimi mesi siamo cautamente ottimisti”. L’incontro si svolgerà a livello di ministri degli Esteri e fa seguito a una prima conferenza di Berlino tenutasi nel gennaio 2020 in cui i leader hanno concordato di rispettare un embargo sulle armi e di spingere le parti belligeranti della Libia a raggiungere un completo cessate-il-fuoco. La Germania ha cercato di fungere da intermediario.
Tra i Paesi coinvolti nel processo figurano i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, insieme a Italia, Turchia ed Emirati Arabi Uniti.
La conferenza di Berlino segnerà la prima volta che il governo di transizione libico sarà rappresentato in un evento del genere, ha affermato il ministero degli Esteri tedesco in una nota.
“Farà il punto sui progressi” dal primo incontro di Berlino e discuterà “i prossimi passi necessari per una stabilizzazione sostenibile”, ha aggiunto.