Libia | Rotto l’assedio a Tripoli

di Enrico Casale
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L’offensiva continuerà finché non sarà ripreso il controllo di tutto il Paese.  Il premier Fayez al Sarraj, a capo dell’governo di Tripoli (riconosciuto dalle Nazioni Unite), si è detto «determinato» a prendersi l’intero Paese dopo che ieri il portavoce dell’operazione «Vulcano di Rabbia» delle milizie legate a Tripoli ha affermato che le forze governative controllano ormai «tutti i confini amministrativi della capitale».

«Continueremo la nostra lotta fino all’annientamento del nemico in Libia. Non accetteremo alcun negoziato con Haftar», ha detto il premier del governo di accordo nazionale libico al termine del suo incontro ad Ankara con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan che gli ha assicurato che la Turchia «rafforza il suo sostegno».

L’offensiva contro il generale Khalifa Haftar sembra quindi aver raggiunto i suoi obiettivi. Grazie alle armi e al sostegno delle truppe e dei mercenari (in gran parte siriani) legati alla Turchia, è stato rotto l’assedio alla capitale ed si è avviata un’avanzata verso l’Est. Haftar, nonostante la forte alleanza con Egitto, Emirati arabi uniti e Russia, è ora costretto a ripiegare. L’ipotesi di una Libia sempre più sotto l’influenza turca sta diventando realtà.

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