I combattimenti tra milizie rivali vicino a Tripoli hanno provocato dall’inizio della settimana almeno 27 morti e oltre 100 feriti, molti dei quali civili. Dopo alcuni mesi di pausa, la capitale libica è di nuovo in preda di violenti scontri. Diverse famiglie sono ancora bloccate nella zona degli scontri.
Questi scontri dimostrano la debolezza del governo di unità nazionale, sostenuto dalla comunità internazionale, che non controlla le sue milizie. Sono questi gruppi i padroni del gioco nella Libia occidentale. Gestiscono la vita quotidiana dei cittadini al posto delle istituzioni statali.
Alcuni osservatori ritengono addirittura che Fayez al-Sarraj, il capo del governo di Tripoli, sia un fantoccio nelle mani delle milizie. Fayez al-Sarraj non è riuscito a fondere queste milizie in un solo esercito come volevano le Nazioni Unite. Né ha riportato la sicurezza, la stabilità politica ed economica in Libia. Una mozione di censura firmata da 80 parlamentari è stata presentata contro di lui questa settimana.