Libia, sinagoga trasformata in centro islamico

di Enrico Casale
Sinagoga tripoli

In Libia, un’antica sinagoga abbandonata si sta trasformando in un centro religioso islamico senza permesso. A denunciarlo è l’Organizzazione mondiale degli ebrei libici per bocca di David Gerbi, un ebreo italiano nato in Libia, sul sito ebraico Moked.

«Poiché ora non ci sono ebrei che vivono a Tripoli e poiché il potere è nelle mani delle autorità locali – ha scritto -, si è deciso di violare la nostra proprietà e la nostra storia. Il piano è chiaramente quello di sfruttare il caos e la nostra assenza».

Gerbi ha detto che l’Organizzazione mondiale degli ebrei libici «chiede che questa trasformazione venga interrotta immediatamente e che si lasci intatta la sinagoga di Tripoli con la speranza che un giorno venga ripristinata».

Un tempo la Libia aveva circa 40.000 ebrei. La maggior parte se ne andò in seguito alla costituzione dello Stato di Israele. I rimanenti furono cacciati tra il 1967 e il 1969. Il regime di Muammar Gheddafi cercò di cancellare tutte le tracce della presenza ebraica, distruggendone i cimiteri e convertendo le sinagoghe in moschee.

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