Rilancio dell’Unione del Maghreb, collaborazione economica e finanziaria, sostegno nel campo della sicurezza: sono questi i temi affrontati nella visita di ieri del presidente tunisino Kais Saied a Tripoli, dove ha incontrato il primo ministro libico, Abdel Hamid Dbeibah, e il presidente del Consiglio presidenziale, Mohamed el-Menfi.
Il capo di Stato tunisino è stato il primo leader straniero a incontrare le autorità libiche dopo la nomina dei giorni scorsi. Il menu dell’incontro è stato ricco. Il primo dossier affrontato è quello relativo a rientro in Tunisia delle famiglie jihadiste. Tripoli ha infatti annunciato l’espulsione di un gruppo di donne e bambini di sospetti jihadisti tunisini. Il loro ritorno è molto contestato in Tunisia. Alcuni partiti politici hanno chiesto che la nazionalità sia verificata con maggiore attenzione.
Si è discusso anche del rilancio dell’Unione del Maghreb arabo. L’organizzazione, creata nel 1989, riunisce i Paesi del Nord Africa, da anni ha un ruolo molto defilato. Ora Saied ne chiede il rilancio per bloccare la politica marocchina di “normalizzazione” con Israele (alla quale Saïed è contrario).
Sul fronte economico, il presidente della Tunisia ha proposto un piano comune di investimenti per facilitare il commercio e i trasferimenti finanziari. La crisi in Libia sarebbe costata circa un quarto della crescita tunisina tra il 2011 e il 2015.