“Nelle prossime settimane l’Italia sperimenterà l’arrivo non solo di poveri emigranti dall’Africa ma anche di barconi che trasportano Daesh” (Isis), ha detto al Gawari, di passaggio al Cairo. “Malta e l’Italia saranno interessate da operazioni attraverso i porti che sono dominati da Fajr Libya”, ha detto ancora il ministro puntando il dito contro la coalizione di milizie filo-islamiche al potere a Tripoli e nella parte ovest della Libia. “L’esercito e i responsabili libici hanno informazioni in proposito”, ha aggiunto senza voler aggiungere altro. “Le Forze armate libiche devono essere ben equipaggiate per far fronte all’emigrazione clandestina: sia la Marina che protegge le coste, sia l’esercito che protegge le frontiere terrestri”, ha sostenuto ancora Al Gawari. Per combattere il terrorismo, ha precisato ribadendo un’annosa richiesta, “i libici vogliono che sia levato l’embargo sulle armi e pagheranno col loro denaro per acquistare le armi necessarie per restaurare la pace e la sicurezza nel paese”. “Non abbiamo bisogno di aerei”, ha sottolineato. “Per questo chiediamo alla comunità nazionale di indirizzare un messaggio ai golpisti di Tripoli di smetterla”, lasciando operare “il governo legittimo che è stato eletto”, quello insediato a Tobruk.
(14/05/2015 Fonte: Ansa.it)
Libia – Un ministro di Tobruk: l’Isis arriverà in Italia
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