In Africa troviamo il 30% delle risorse naturali a disposizione del mondo e il 14% della popolazione del pianeta. Un continente ricchissimo e sottopopolato. Com’è possibile che sia anche il più povero? Tom Burgis, giornalista d’inchiesta del Financial Times, già corrispondente da Lagos e Johannesburg, parte da questa (semplice?) domanda per un reportage al cuore della “macchina del saccheggio”. Angola, Congo, Guinea, Nigeria e altri Paesi strategici sono raccontati seguendo i flussi di denaro e delineando i rapporti opaci tra istituzioni e multinazionali: le responsabilità contemporanee.
Rivolgere tutta l’attenzione alle cause antiche (colonialismo…) per inquadrare i problemi attuali può sortire l’effetto di sottrarre alla vista ciò che accade nel presente.
La macchina del saccheggio, di Tom Burgis, Francesco Brioschi Editore, 2020, pp. 382, € 20,00