Tra i protagonisti di questa edu-fiction a sfondo ambientalista c’è anche il piccolo Mpho, che arriva in mongolfiera direttamente dal Mozambico portandosi dietro la polvere e il ricordo della miniera di carbone dove lavoravano i genitori. Mpho è affascinato dall’elettricità e molto preoccupato per la Terra. Quando scendeva nelle sue viscere, per dare anche lui una mano alla famiglia, gli sembrava di essere davvero vicino al suo cuore e di sentire tutta la sua sofferenza per le malefatte dell’uomo. Per curarla, Mpho ha promesso ai genitori e a sé stesso di diventare scienziato e per questo decide di unirsi alla missione che altri ragazzini, guidati da una nonna molto illuminata, hanno intrapreso allo scopo appunto di salvare il mondo e impedire che gli abitanti dell’immaginaria Belposto siano trasferiti sul pianeta Zero. È una storia che cattura, fa riflettere e apre lo sguardo su questioni e Paesi che sembrano lontani e non lo sono affatto.
Il mondo che (non) vorrei, di Annalisa Guglielmino, Electa Kids, 2020, 160 pp., € 17,00