È un romanzo che racconta una storia vera e di gratitudine. Protagoniste, una donna single, che per la legge italiana non è dunque titolata all’adozione, e una bambina di origine nigeriana, che ha perso la mamma e sta crescendo in un istituto di suore. Sara – questo il nome di fantasia che Charbonnier attribuisce alla donna – ha però i requisiti per ottenere l’affido della piccola, nel libro chiamata Ayodele.
Comincia così la loro vita a due, che è scandita da difficoltà, strappi, ma anche da piccoli, impercettibili movimenti di avvicinamento. La comprensibile diffidenza di Ayodele a poco a poco si sgretola. Gli altri personaggi – il papà, un fratellino… – aiutano a comporre un quadro in cui la migrazione e il tema dell’incontro tra culture si delineano nella loro centralità.
Figlia del cuore, di Rita Charbonnier, Marcos y Marcos, 2020, pp. 176, € 16,00