L’Italia forma i militari in Somalia, ma l’esercito di Mogadiscio è sotto accusa

di claudia

di Luciano Bertozzi

L’Italia addestra la Polizia e l’Esercito della Somalia, nonostante le stesse, secondo l’ONU si siano macchiate di gravissimi crimini. La Somalia è fra i Paesi più colpiti dal fenomeno dei bambini-soldato.

A maggio si sono concluse tutte le attività addestrative condotte dalla MIADIT (Missione Bilaterale di Addestramento delle Forze di Polizia somale e gibutiane) Somalia 16. Durante gli “oltre tre intensi mesi addestrativi – si legge nel sito del Ministero della Difesa – i qualificati istruttori dell’Arma dei Carabinieri hanno formato 80 poliziotti (di cui 12 donne) della “Somali Police”. La cerimonia conclusiva si è svolta presso l’Accademia della Polizia Nazionale gibutiana “Idriss Farah Abaneh”. A sottolineare l’importanza degli aiuti italiani dal gennaio 2013 – sempre secondo il Ministero della Difesa – sono stati formati 2.773 poliziotti dell’ex colonia. Tale attività è operativa da anni con oneri crescenti: nel 2022, secondo il provvedimento sulle missioni italiane all’estero, sono impegnati 75 carabinieri e con un costo di 4,5 milioni, rispetto ai 2,4 del 2021.

La MIADIT Somalia 16, presente a Gibuti dal 22 gennaio 2022, al comando del Col.Ruggiero Capodivento, ha sviluppato – recita un comunicato del Ministero della Difesa – un percorso formativo incentrato sullo svolgimento di moduli addestrativi di polizia e tattici per i discenti somali, oltre a corsi specialistici per le Forze di Polizia gibutiane in materia di “Antiterrorismo e lotta alla Criminalità Organizzata”, “Identificazione delle impronte digitali (sistema AFIS) e di balistica forense”, “Addestramento per unità cinofile (K9)”, “Formed Police Unit (FPU)”, “Forze speciali” (GIGN della Gendarmeria e RAID della Polizia) e “Rilievi sulla scena del crimine, rilevamenti incidenti stradali e perquisizione veicoli”. L’attività addestrativa non è conclusa, a settembre con MIADIT 17 proseguiranno le attività formative, “quale contributo all’impegno della Difesa italiana – afferma il Ministero della Difesa – per la stabilità della Regione del Corno d’Africa”.

In Somalia l’Italia è presente anche con la missione europea EUTM Somalia, per la formazione di militari somali, comandata da un italiano, con 167 soldati e con un costo annuo di circa 15 milioni di euro, inoltre la base di Gibuti svolge da centro logistico per queste ed altre missioni, con un onere di 13 milioni.

Un soldato tedesco istruisce i soldati del governo somalo nella base dell’esercito dell’Uganda occidentale di Bihanga. Il 10 maggio 2010 gli istruttori militari europei hanno iniziato ad addestrare 700 soldati somali per rafforzare la sicurezza sotto l’esercito alle prime armi del governo di transizione del paese. L’Unione Europea prevede di addestrare fino a 2.000 soldati somali nel prossimo anno. I soldati, che costituiscono circa un quinto dell’intero esercito somalo, saranno addestrati alle comunicazioni, a sparare con armi leggere, a combattere nei centri abitati e a fornire assistenza medica ai colleghi feriti. FOTO AFP/MARC HOFER

Ma in Somalia i diritti umani sono calpestati ed è fra i Paesi più colpiti dal fenomeno dei bambini-soldato. In base al Rapporto del Segretario Generale ONU (23 giugno 2022 “Les enfants et les conflits armés”, p.23) l’Esercito ha arruolato come soldati 60 bambini e la Polizia altrettanti, le violenze sessuali nell’ex colonia sono state commesse in 18 casi dai militari dell’esercito ed in 8 casi da membri della polizia. Il Segretario Generale si è detto “preoccupato per il sorprendente numero di gravi violazioni commesse da tutte le parti in causa e soprattutto da Al Shabaab”. Il Rapporto registra la detenzioni di minori, ritenuti presunti associati a gruppi guerriglieri: 101 da parte della Polizia nazionale Somala e 35 da parte dell’Armata Nazionale Somala, nonostante il diritto internazionale li consideri vittime; il n.1 del Palazzo di vetro si è detto anche “preoccupato per il persistente elevato numero di minori detenuti e ne ha chiesto la messa in libertà”. Le Nazioni Unite hanno accertato un attacco ad una scuola o ad un ospedale da parte della Polizia Nazionale Somala, inoltre è stato negato l’accesso agli aiuti umanitari in un caso da parte dell’ Esercito. Tali violazioni si protraggono da molti anni.

Il Segretario Generale ONU nel Rapporto (9 maggio 2021 “Children and armed conflict”, p.19-20), ad esempio, si è detto “preoccupato per i crescenti casi di violenze sessuali commesse contro i bambini, in particolare per i casi attribuiti alla Somali Federal Defence e dalla Polizia”. Tali criomini continuano, nonostante un accordo del 2012 firmato da Onu e Governo somalo per porre fine ai bambini soldato.

La risposta italiana a queste drammatiche denunce? Un assordante silenzio. Un Governo che viola le libertà fondamentali, invece, non può godere di aiuti militari italiani, peraltro concessi senza condizioni. Durante i dibattiti parlamentari sui provvedimenti di autorizzazione alle missioni all’estero nessuno o quasi ha sollevato problemi. Non solo, con un Paese ricco solo di armi, abbiamo stipulato un Accordo di cooperazione militare (legge 19.4.2016, n.64), anche per favorire l’export dell’industria della difesa “made in Italy”e che prevede anche attività formative.
Allora il Movimento 5 Stelle votò contro, in particolare fino a quando “non verranno fornite le necessarie e irrinunciabili garanzie del rispetto dei diritti umani, con particolare riferimento soprattutto al fenomeno dei bambini soldato”. Da quando è al governo, però non si è più opposto, né a tale accordo né alle missioni militari in Somalia.

Il nostro Paese, che ha un debito morale nei confronti del popolo somalo per la notte coloniale, dovrebbe lavorare per risolvere il conflitto in altro modo, favorendo lo sviluppo socioeconomico e la lotta al cambiamento climatico.

Fonti:

https://www.difesa.it/OperazioniMilitari/op_intern_corso/Somalia_MIADIT_/Pagine/default.aspx

file:///C:/Users/Luciano/Desktop/archivio%20disarmo/bambini%20soldato%2022%20francese.pdf

file:///C:/Users/Luciano/Desktop/archivio%20disarmo/bsoldati%202021.pdf

file:///C:/Users/Luciano/Desktop/archivio%20disarmo/proroga%20missioni%202022.pdf

https://www.difesa.it/OperazioniMilitari/op_intern_corso/Somalia_MIADIT_/notizie_teatro/Pagine/Somalia_Concluse_attivita_addestrative_per_Somali_Police_Force.aspx (foto)

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