“È un grande onore e una responsabilità che assumo con passione e determinazione”, ha commentato lo chef Christian Abegan, lo chef originario del Camerun, nominato dal Programma alimentare mondiale (Pam) come principale difensore della sicurezza alimentare, la nutrizione e i sistemi alimentari sostenibili in Africa occidentale e centrale.
Paladino dei sistemi alimentari sostenibili e delle diete sane, Abegan ha dedicato la sua carriera a elevare la gastronomia africana, sostenendo la sicurezza alimentare e promuovendo l’uso di ingredienti nutrienti e di provenienza locale per combattere la fame. Onorato con il Diplôme d’Honneur de l’Institut de la Gastronomie Française, vincitore dell’Afro-Caribbean Excellence Trophy e autore, “porta una vasta competenza e passione alla missione del Pam di combattere la fame e la malnutrizione in tutto il mondo”, scrive l’agenzia dell’Onu in un cominicato.
Nel suo nuovo ruolo di Chef advocate del Pam, Christian Abegan sarà impegnato a promuovere cibi fortificati, sostenere i pasti scolastici fatti in casa e mobilitare i decisori per supportare gli sforzi per la sicurezza alimentare globale. Lo chef condividerà anche le sue conoscenze e tecniche culinarie, consentendo alle persone di accedere a pasti nutrienti utilizzando le risorse disponibili.
Nato in Camerun, ma laureato al Le Cordon Bleu Paris, città dove ancora lavora, Abegan si dedica da 35 anni a mettere in mostra la ricchezza della gastronomia africana. Durante le Olimpiadi di Parigi del 2024, ha lanciato L’Arche Culinaire Africain, una piattaforma che unisce chef africani e della diaspora per valorizzare gli ingredienti locali e promuovere una cucina incentrata sulla nutrizione.
L’Africa occidentale, dove si concentrerà l’intervento di cui Abegan è ambasciatore, è alle prese con una grave crisi di sicurezza alimentare e nutrizionale, con una stima di 52,7 milioni di donne, uomini e bambini che si prevede soffriranno di fame acuta entro giugno 2025. Questa crisi alimentare è causata principalmente da conflitti, sfollamenti, crisi economiche e gravi shock climatici, con devastanti inondazioni nel 2024 che hanno colpito oltre sei milioni di persone in tutta la regione.