“Lo sport è un fattore di emancipazione e di unità tra i popoli, di sviluppo comunitario, di pace e comprensione, che promuove la costruzione della pace nel mondo”. Con queste parole il presidente Presidente dell’Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali dell’Africa (Anoca), Mustapha Berraf, si è rivolto ieri alla comunità sportiva africana e mondiale in vista della Giornata internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace che si celebra oggi. Berraf ha colto l’occasione per ricordare come la giornata cada quest’anno “in un contesto di conflitti che colpiscono il continente e ostacolano lo sviluppo economico, sociale e culturale”.
Passando a commentare i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, ai quali hanno partecipato tutti i 54 membri di Anoca, Berraf ha detto che “sono stati una vetrina eccezionale per la promozione dei valori di pace e di solidarietà, che sono la nostra forza”.
Berraf ha sottolineato anche l’importanza che ha avuto la partecipazione di atleti rifugiati, fatto che ha “ulteriormente riaffermato l’intento del Comitato internazionale olimpico (Ioc)” di rendere gli atleti del mondo campioni di pace e comprensione tra gli esseri umani attraverso lo sport”.
Proclamata dalle Nazioni Unite il 23 agosto 2013, su iniziativa dell’Ioc, la Giornata Internazionale dello Sport, ribattezzata “Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace”, viene celebrata ogni 6 aprile stabilendo un legame storico con la data di apertura dei primi Giochi Olimpici dell’era moderna nel 1896.
Il presidente di Anoca ha concluso il proprio discorso affermando che “mentre l’Africa si unisce al resto del mondo per celebrare questa Giornata internazionale, il continente e il mondo in generale sono scossi da una serie di crisi che affliggono parti del nostro spazio continentale e globale, come la guerra in Ucraina”. Per quanto riguarda quest’ultima, Anoca è al fianco del Cio nel sostenere la comunità olimpica in Ucraina, ha precisato.
