L’Africa deve utilizzare tutte le sue risorse energetiche, senza troppe distinzioni, poiché ha bisogno di raggiungere il proprio sviluppo sociale ed economico. Lo ha affermato la Commissaria per le Infrastrutture e l’Energia dell’Unione Africana (AU) Amani Abou-Zeid nel suo intervento alla conferenza dell’Africa Oil Week che si chiude oggi a Città del Capo, in Sudafrica.
La Commissaria ha evidenziato che circa il 50% degli africani non ha ancora accesso all’energia moderna. Inoltre, ha sottolineato, come per la prima volta, il processo di accesso degli africani a reti o fonti di energia moderna ha fatto registrare un rallentamento.” L’Africa dovrà utilizzare tutte le forme delle sue fonti di energia per soddisfare tutte le sue esigenze”, ha detto, ribadendo che “non è certo questo il momento di fare gli schizzinosi”. Il continente, ha proseguito la Commissaria, potrebbe aver bisogno di triplicare o addirittura quadruplicare la sua produzione di elettricità, per soddisfare tutte le sue esigenze. E utilizzare tutte le fonti energetiche dell’Africa per ottenere l’accesso universale all’elettricità significherebbe che il contributo del continente alle emissioni globali di gas serra non supererebbe comunque il 3,5%. L’ Africa possiede il 65% della restante terra arabile non sfruttata del mondo, ha sottolineato. Eppure molti africani continuano a versare in uno stato di insicurezza alimentare.
La mancanza di energia moderna paralizza lo sviluppo dell’agricoltura africana. L’attuale guerra in Europa, ha osservato, ha solo confermato ciò che l’UA ha sempre affermato sulla centralità e la criticità dell’energia per l’ Africa , oltre a mettere in evidenza l’importanza della sicurezza e della resilienza. Ma le crisi hanno anche creato opportunità. Proprio come la pandemia di Covid-19 aveva guidato la digitalizzazione, così il conflitto in Ucraina ha creato l’opportunità per l’ Africa di esportare gas in Europa, nella stessa Unione Europea che aveva dichiarato il gas naturale come un’energia di transizione da utilizzare durante il processo di decarbonizzazione. “Questa è una finestra di opportunità per noi per utilizzare le nostre risorse”.
Abou-Zeid, egiziana, ha sottolineato l’importanza che i paesi africani partecipino all’imminente Conferenza sul clima COP27 (in Egitto) con la posizione continentale comune che già concordata all’UA. Ciò include il miglioramento dei loro mix energetici per renderli più puliti e sostenibili . L’Africa non è un “negazionista del clima”, ha detto la Commissaria, ma l’ Africa non può essere vincolata a scadenze applicabili ad altre regioni. “Le nostre risorse devono funzionare per noi e lavorare per noi dal nostro punto di vista”.