L’Unione Europea ha posticipato quasi 90 milioni di euro di pagamenti di sostegno al bilancio all’Etiopia a causa delle preoccupazioni per la crisi nella regione del Tigray.
La portavoce della Commissione europea Ana Pisonero-Hernandez (in foto) ha detto alla BBC che sono state poste cinque condizioni per la ripresa degli aiuti: garantire il pieno accesso umanitario agli operatori umanitari per raggiungere le persone bisognose in tutte le aree colpite, consentire ai civili di cercare rifugio nei Paesi vicini, la cessazione delle misure a sfondo etnico e dell’incitamento all’odio, la creazione di meccanismi per monitorare e indagare sulle accuse di violazioni dei diritti umani e la ripresa delle linee di comunicazione e dell’accesso dei media in Tigray. La portavoce ha detto che la decisione «non influisce sui programmi umanitari dell’UE sul campo o su altre azioni di sviluppo».
Le forze governative stanno combattendo contro le forze ribelli del Tigray dal 4 novembre. Si pensa che centinaia, se non migliaia, di persone siano state uccise nel conflitto, mentre circa 50mila sono fuggite nel vicino Sudan.
Ue, posticipata erogazione degli aiuti all’Etiopia
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