La creazione di un’agenzia panafricana di rating finanziario è stata auspicata dal presidente senegalese Macky Sall, attuale presidente di turno dell’Unione Africana (Ua). In un discorso diffuso ieri dall’emittente privata Rfm, Sall ha sostenuto che il rating delle agenzie internazionali sono “talvolta molto arbitrarie”, e che esagerano il rischio di investimento in Africa, aumentando così il costo del credito.
“Nel 2020, mentre tutte le economie risentivano degli effetti del Covid-19, 18 dei 32 Paesi africani valutati da almeno una delle principali agenzie di rating hanno visto il loro rating declassato. Ciò rappresenta il 56% di valutazioni declassate per i Paesi africani rispetto a una media globale del 31% durante il periodo”, ha affermato.
Secondo il presidente, gli studi hanno dimostrato che almeno il 20% dei criteri di valutazione per i Paesi africani sono “fattori culturali o linguistici piuttosto soggettivi, estranei ai parametri che misurano la stabilità di un’economia”. Una delle conseguenze è che “la percezione del rischio di investimento in Africa rimane sempre superiore al rischio reale. Ci troviamo così a pagare in premi assicurativi più del necessario, il che aumenta il costo del credito concesso ai nostri Paesi”. L’Africa continua quindi a pagare tassi di interesse molto alti “a causa di un sistema iniquo di valutazione del rischio di investimento in Africa”, ha insistito.
Sall era intervenuto il giorno prima alla Conferenza Economica di Dakar 2022 organizzata da economisti africani sul tema L’Africa come partner di riferimento.