Un nuovo rapporto “equilibrato, reciproco e responsabile”: è così che il presidente francese Emmanuel Macron intende approcciare l’Africa, o perlomeno sostiene di volerlo fare. Ex potenza coloniale che per decenni ha mantenuto un rapporto dominante con i suoi territori, l’autorità francese è confrontata a nuove generazioni che lottano contro ogni forma di neocolonialismo.
“L’Africa non è terra di competizione”, ha detto ieri sera Macron in un discorso all’Eliseo, invitando a “passare da una logica degli aiuti a quella degli investimenti”.
Ha anche affermato di aver mostrato “profonda umiltà di fronte a quanto si sta svolgendo nel continente africano”, “una situazione senza precedenti nella storia” con “una somma di sfide vertiginose”. “Dalla sfida della sicurezza climatica alla sfida demografica con i giovani che stanno arrivando e ai quali dobbiamo offrire un futuro per ognuno degli Stati africani”, ha elencato, invitando a “consolidare Stati e amministrazioni, investendo in modo massiccio in istruzione, salute, lavoro, formazione, transizione energetica”.
Il presidente francese ha annunciato lunedì un’imminente “riduzione visibile” del personale militare francese in Africa e un “nuovo modello di partenariato” che prevede un “aumento del potere” degli africani. Macron ha promesso “un maggiore sforzo da parte della Francia in termini di formazione ed equipaggiamenti” . “Stiamo chiudendo un ciclo segnato dalla centralità della questione militare e della sicurezza”, ha affermato.
Il presidente della Repubblica ha anche annunciato “una legge quadro” per “effettuare nuove restituzioni” di opere d’arte “a beneficio dei Paesi africani che ne facciano richiesta”.
Tale legge “sarà proposta nelle prossime settimane dal ministro della Cultura al nostro Parlamento” e “consentirà di fissare la metodologia e i criteri per procedere” a tali restituzioni, “basandosi su un partenariato culturale e scientifico per accogliere e conservare queste opere”, ha proseguito il capo dello Stato francese. Emmanuel Macron ha affermato di volere che “questo approccio faccia parte di una dinamica più ampia e anche di una dinamica europea”.
Emmanuel Macron ha anche detto che continuerà ad “andare avanti” per rafforzare le relazioni della Francia con l’Algeria e il Marocco, al di là delle attuali “controversie”.
Macron inizia domani un tour in quattro Paesi africani: Gabon, Angola, Repubblica del Congo e Repubblica democratica del Congo.