Il Presidente malgascio, Hery Rajaonarimampianina, ha approvato una nuova legge elettorale in cui viene revocata una disposizione che avrebbe impedito al principale candidato dell’opposizione, Marc Ravalomanana, di candidarsi. Proprio quella norma era stata una delle cause delle proteste scoppiate nelle scorse settimane in cui ci sono state anche delle vittime.
Tutta l’opposizione e in particolare i sostenitori di Ravalomanana, che è già stato presidente dal 2002 e 2009 quando perse il potere a causa di un colpo di stato, chiedevano l’abolizione di tre controverse leggi elettorali approvate a inizio aprile dai due rami del Parlamento di Antananarrivo pochi mesi dalle prossime elezioni previste entro la fine dell’anno. A loro avviso avrebbero avvantaggiato il presidente in carica e il suo schieramento, impedendo ai candidati d’opposizione di presentarsi, inasprendo le norme sulle procedure elettorali e ostacolando l’accesso ai media. Per questo erano scesi in strada in più occasioni chiedendo a gran voce le dimissioni del presidente in carica e la creazione di un nuovo governo.
La scorsa settimana l’alta corte di giustizia malgascia aveva giudicato le leggi incostituzionali e ciò ha spinto Rajaonarimampianina ad apportare le modifiche annunciate venerdì, come riporta l’agenzia Reuters.
Sempre due giorni fa la Commissione elettorale indipendente malgascia ha chiesto ai partiti di accordarsi entro la fine del mese sulla data in cui dovranno svolgersi le elezioni presidenziali e legislative, dopo aver proposto ben tre diverse soluzioni, come riporta Rfi: Novembre (come era stato pronosticato), anticipo ad agosto o rinvio al 2019.