Madagascar, con la Francia si discute sulla restituzione di beni culturali

di claudia

 I ministri della Cultura di Francia e Madagascar hanno annunciato una collaborazione per avviare il processo di rimpatrio dei resti umani sequestrati durante il dominio coloniale francese. Funzionari di entrambi i Paesi hanno rivelato la nascita di un comitato scientifico congiunto che esaminerà nel dettaglio soprattutto il dossier del cranio di Re Toera, un re Sakalava che fu decapitato dalle truppe francesi alla fine del XIX secolo. La decapitazione avvenne durante una campagna militare per reprimere la ribellione nella regione tribale di Menabe. La Francia colonizzò ufficialmente il Madagascar nel 1896, che rimase poi colonia di Parigi fino al 1960.

Questo accordo tra i due Paesi segue l’approvazione di una legge francese nel dicembre 2023 che impone allo Stato di facilitare la restituzione dei resti umani conservati nelle sue collezioni pubbliche. Si tratta di una mossa volta a restituire gli oggetti collegati alla violenza nei territori colonizzati.

Il ministro della Cultura francese, Rachida Dati, ha descritto l’annuncio come significativo in un’azione in corso per rettificare parti del passato coloniale del Paese. Volamiranty Donna Mara, rappresentante del Madagascar, ha affermato che il ritorno delle spoglie reali è un passo significativo per il popolo malgascio, mentre Christophe Marion, membro del parlamento francese, lo ha descritto come “un atto di riconciliazione”.

Il governo francese prenderà una decisione sul rimpatrio dopo che il comitato di revisione che si occupa della richiesta del Madagascar avrà formulato una raccomandazione ufficiale sullo stato del cranio del re Toera e dei resti di due capi Sakalava conservati al Museo di Storia Naturale di Parigi.

Condividi

Altre letture correlate: