Il presidente Andry Rajoelina ha annunciato giovedì sera la composizione del governo, a soli 5 giorni dall’investitura alla massima carica dello Stato, come riporta l’agenzia InfoAfrica. La squadra di governo, che conta 22 membri contro 30 nel precedente esecutivo, è stata annunciata nel corso del primo Consiglio dei ministri, ad Antananarivo.
Nell’esecutivo figurano tecnici, sostenitori del partito presidenziale Mapar e personalità che hanno appoggiato Rajoelina nella campagna elettorale. A tutti, il presidente Rajoelina ha dato un anno per compiere la propria missione e segnare i passi del cambiamento.
La fusione di alcuni ministeri, come quelli dell’Economia, delle Finanze e del Bilancio dello Stato, è caratteristica di questa nuova amministrazione, con l’obiettivo di ridurre le spese. I posti chiave sono stati affidati a sostenitori di Rajoelina: agli Esteri va l’uomo d’affari Naina Andriantsitohaina, alla Giustizia l’ex procuratore generale Jacques Randrianasolo, alla Difesa il generale Léon Jean Richard Rakotonirina, all’Economia-Finanze Richard Randriamandrato. Il ministro dell’Interno e della decentralizzazione, Tianarivelo Razafimahefa, rimane invariato. Nella squadra guidata dal primo ministro Christian Ntsay si contano sei donne.
La Corte costituzionale ha confermato martedì 8 gennaio la vittoria di Andry Rajoelina alle elezioni presidenziali. Andry Rajoelina ha atteso per cinque annidi essere rieletto. Nel secondo turno elettorale ha ottenuto il 55,66% dei voti contro il 44,34% dello sfidante, l’altro ex presidente Marc Ravalomanana.
Circa 10 milioni di elettori malgasci sono stati chiamati al voto per scegliere tra 35 candidati, tra cui appunto Rajoelina (al potere dal 2009 al 2014) e Ravalomanana (alla guida del paese dal 2002 al 2009), cui la comunità internazionale impedì di candidarsi alle precedenti elezioni del 2013 a seguito delle violenze esplose nel 2009 che causarono un centinaio di morti e condussero al colpo di Stato che portò al potere lo stesso Rajoelina.
C’è grande aspettativa per il nuovo esecutivo che avrà l’arduo compito di far crescere un Paese in cui il 90% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà (meno di due euro al giorno). Nel frattempo ci sono già le prime schermaglie con l’opposizione. Fra pochi giorni scadrà il mandato del Parlamento malgascio e non è ancora stata fissata una data per le elezioni legislative. Il Presidente neo eletto vorrebbe far passare un progetto di legge che dovrebbe permettergli di governare per decreto invece di prolungare il mandato dei deputati.