La commissione elettorale di Madagascar (Ceni) ha denunciato un attacco informatico al suo server volto a “manipolare le scelte della gente”, dopo che sabato, contrariamente a quanto annunciato il giorno prima, il sito web della Ceni ha improvvisamente mostrato risultati a favore di Tojo Ravalomanana, figlio dell’ex presidente Marc Ravalomanana e principale candidato dell’opposizione a sindaco della capitale Antananarivo, mentre il giorno prima era stata proclamata la vittoria provvisoria di Harilala Ramanantsoa, candidato del regime, con il 43% dei voti.
Con i nuovi dati pubblicati, Ravalomanana risultava sabato finalmente vincitore con oltre il 42% dei voti contro il 37% del suo diretto concorrente Ramanantsoa.
La Ceni ha immediatamente cancellato il documento diffuso online e denunciato l’attacco informatico al suo server. “È un atto di destabilizzazione perché sappiamo che Antananarivo è un luogo politicamente strategico in Madagascar. Un’indagine determinerà i responsabili. Rassicuriamo il popolo malgascio che le elezioni sono corrette e che la decisione dei sondaggi è coerente con quanto pubblicato venerdì. La verità regala la vittoria nella capitale ad Harilala Ramanantsoa, candidata della coalizione presidenziale”, ha dichiarato Soava Andriamarotafika, relatore generale della Ceni.
Con l’apertura di un’indagine sul caso, Jean-Luce Randriamihoatra, tecnico informatico della Tim, il partito di Tojo Ravalomanana, è stato arrestato ieri mattina, mentre nella serata è stato poi arrestato Toby Ratsimandrava per “falsa pubblicazione”, ha detto all’emittente Rfi il direttore della polizia giudiziaria della gendarmeria.
Per il leader dell’opposizione parlamentare Siteny Randrianasoloniaiko, questa situazione dimostra solo l’irregolarità del processo elettorale: “È una farsa parlare di hacking! Sabato la verità è venuta fuori all’improvviso e loro vogliono nasconderla. Di tutte le frodi che abbiamo visto, la Ceni è complice!”, ha affermato.
L’accesso al sito della Ceni è stato sospeso mentre continuerà questa settimana la pubblicazione dei risultati provvisori per le altre province dell’isola. Il caso dovrebbe rafforzare l’iniziativa dell’opposizione, diversi esponenti della quale hanno già deferito la questione ai tribunali amministrativi, responsabili di pronunciarsi sulle denunce di irregolarità durante le elezioni.