Il governo del Madagascar ha annunciato il sequestro di 800 tartarughe, probabilmente destinate all’esportazione clandestina. L’operazione, avvenuta a Majunga, nel nord-ovest del Paese, ha portato anche all’arresto di un cittadino tanzaniano. Questo intervento arriva pochi giorni dopo la detenzione di un deputato coinvolto in un caso simile.
Le tartarughe sequestrate appartengono alla specie endemica tartaruga stellata del Madagascar, protetta e classificata in pericolo critico di estinzione.
Il ministro dell’Ambiente, Max Fontaine, ha sottolineato come questo tipo di traffico minacci direttamente lo sviluppo del Paese. “Se vogliamo incrementare il nostro turismo, dobbiamo proteggere queste specie, fondamentali non solo per la biodiversità, ma anche per il loro ruolo ecosistemico. La perdita di queste specie avrebbe conseguenze drammatiche sull’economia umana, considerando che il 75% della popolazione malgascia vive in aree rurali e dipende dagli ecosistemi locali”, ha dichiarato il ministro.
Fontaine ha inoltre evidenziato come il miglioramento delle attività di coordinamento tra forze dell’ordine, giustizia e società civile stia portando a risultati concreti nella lotta ai traffici illeciti. “L’aumento dei controlli fa emergere un maggior numero di casi, ma è fondamentale per contrastare efficacemente questi crimini. Ridurre i casi a zero senza intensificare i controlli sarebbe solo un’illusione”, ha aggiunto.
L’organizzazione Voahary Gasy, attiva nella difesa dell’ambiente, ha definito i trafficanti di specie protette “nemici della nazione” e richiesto l’applicazione delle pene più severe previste dalla legge, che includono fino a dieci anni di carcere per l’esportazione illegale di specie naturali protette.