“Dopo tante promesse mancate sul ritorno del Presidente, quella di domenica 16 ottobre è stata mantenuta” scrive all’Agenzia Fides padre Piergiorgio Gamba dal Malawi, dove è finalmente tornato in patria il Presidente Arthur Peter Mutharika, che da fine settembre non era più apparso in pubblico, da quando cioè si era recato a New York per partecipare all’Assemblea Generale dell’ONU . “All’aeroporto internazionale di Lilongwe si è radunata una marea di fedelissimi del partito Democratic Progressive Party – DPP” racconta il missionario. “L’esercito aveva schierato il drappello che il Presidente avrebbe passato in rassegna”.“Prima è arrivato un jet della Air Force americana con alcuni passeggeri che venivano scortati al palazzo presidenziale – forse del personale medico -. Poi un aereo noleggiato dalla Qatar Airlines che portava il Presidente. C’e’ voluto più di mezzora prima che questi apparisse al portellone e, come da usanza, offrisse il suo saluto a mani alzate. Tutto era in ordine. Tutto come da protocollo. L’unica stonatura era il braccio sinistro alzato. Il Presidente non riusciva a muovere il braccio destro”.
Le preoccupazioni sulle condizioni di salute del settantaseienne Presidente non si sono dunque placate, anzi, come scrive p. Gamba, “se non può dare prova di una ripresa immediata, lascia crescere la convinzione di essere una marionetta in mano a un partito di gente corrotta e incapace”.E questo è drammatico in un Paese dove la corrente elettrica manca anche per 20 ore al giorno. “È il Paese che vede chiudere le sue piccole fabbriche, la svalutazione superare il 25% e la fame schiacciare la popolazione. Ora che anche ‘l’Elefante è ferito e non riesce a guidare il branco’ è un obbligo cambiare direzione” conclude il missionario.
(19/10/2016 Fonte: News.va)
Malawi – Il Presidente è tornato, ma come sta?
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