Malawi, in corso la peggiore epidemia di colera mai registrata

di Valentina Milani
colera

Il Malawi sta vivendo l’epidemia di colera più letale della sua storia secondo i funzionari dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Nel Paese sono stati registrati 40.284 casi di colera e 1.316 decessi nell’epidemia iniziata nel marzo 2022, con una media di oltre 500 nuovi casi al giorno, ha dichiarato Charles Mwansambo, capo dei servizi sanitari del Malawi, a un briefing organizzato nei giorni scorsi dall’ufficio africano dell’Oms.

Il colera è un’infezione enterica acuta causata dall’ingestione del batterio ‘Vibrio cholerae’ presente in acqua o cibo contaminati. La maggior parte delle persone infettate dal colera non manifesta sintomi e, se li manifesta, sono lievi. Tuttavia, i casi più gravi possono diventare fatali nel giro di poche ore se non trattati, poiché le persone infette sviluppano dissenteria acuta e vomito che portano a una grave disidratazione.

L’Oms ha adottato misure per affrontare l’epidemia, come la stesura di un piano nazionale di risposta all’epidemia di colera, il dispiegamento di squadre nazionali di risposta rapida nelle aree colpite e la raccolta di dati.

Le Nazioni Unite hanno condotto due grandi campagne di vaccinazione, ma a causa delle scorte limitate, hanno offerto solo una delle due dosi abituali. Il secondo lotto inviato a novembre conteneva 3 milioni di vaccini e sono stati tutti utilizzati. Il Malawi è una nazione di quasi 20 milioni di persone.

L’Oms “ritiene che il rischio di questa epidemia sia molto elevato a livello nazionale e regionale”, si legge in un comunicato dell’agenzia. “È urgente migliorare l’accesso all’acqua sicura, ai servizi igienico-sanitari e all’igiene”.

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