In Malawi niente lockdown. Almeno per il momento. A rinviare tutto di una settimana è stata la Corte suprema di Lilongwe. La quarantena per il Paese dell’Africa australe sarebbe dovuta iniziare oggi, sabato 18 aprile. Ma la decisione del governo ha suscitato forti proteste soprattutto tra i commercianti che si sono opposti ferocemente perché la misura metterebbe a rischio i loro affari riducendo le persone in circolazione.
Così la Human Rights Defenders Coalition ha presentato il caso di fronte all’Alta Corte che, in attesa del giudizio che sarà preso venerdì prossimo, ha deciso di sospendere il provvedimento di blocco delle attività.
Finora il Malawi ha registrato solo 17 casi di coronavirus e due decessi. Fonti missionarie però sostengono che i contagi potrebbero essere molti di più. Il Paese, già duramente colpito da altre patologie (aids, morbillo, malaria, ecc.), ha un sistema sanitario molto fragile. Esistono solo una decina di posti letto di terapia intensiva e un solo centro per l’analisi dei tamponi. Una diffusione massiccia del virus potrebbe mettere in ginocchio non solo gli ospedali, ma l’intera struttura economica e sociale.
