Ricorre oggi il primo anniversario del colpo di Stato che, il 18 agosto 2020, ha messo fine al mandato dell’ex presidente Ibrahim Boubakar Keita. Un anno dopo la sua caduta, secondo il giornale locale Mali Tribune, nel Paese oggi guidato dal presidente della transizione Assimi Goita “restano gli stessi problemi e non si è un registrato cambiamento significativo”. Il giornale definisce ancora precaria la situazione della sicurezza nel Paese anche se la popolazione aveva salutato con entusiasmo l’arrivo dei militari al potere, proprio perché sperava in un aumento della sicurezza. A livello sociale, continua Mali Tribune, la situazione è allarmante aggravato da un aumento dei prezzi.
Per Le Pays del vicino Burkina, “la più grande disillusione dei maliani è oggi l’orizzonte incerto delle elezioni che avrebbero dovuto riportare l’ordine costituzionale nel Paese. Anche se il primo ministro, Choguel Maïga, non ha ancora rinnegato la sua promessa di rispettare gli impegni internazionali”. Il colonnello Assimi Goita ha chiamato ieri sera il popolo maliano a “uno slancio nazionale” per la ricostruzione dello Stato in un discorso rivolto ai maliani in vista dell’anniversario del colpo di Stato. “Un anno fa il nostro popolo ha preso in mano il suo destino, ha voltato una pagina della sua storia per iniziare a scrivere un nuovo capitolo”, ha detto il capo dello Stato spiegando che “ciò che è successo il 18 agosto è stata una svolta”.
Goita ha spiegato che “l’esercito nazionale non poteva rimanere in un atteggiamento di attesa, quindi si è assunto le sue responsabilità per intervenire e permettere la concretizzazione del desiderio popolare: il cambiamento”. Secondo lui, la rottura avvenuta il 18 agosto dell’anno scorso è stata immediatamente seguita da una serie di misure in direzione di questa rifondazione, aggiungendo che sono state messe in atto nuove istituzioni, è stato formato un nuovo governo e tutti si sono messi al lavoro. “Un programma d’azione del governo, articolato su quattro assi, è stato elaborato e approvato dagli uomini e dalle donne che esprimono la volontà del popolo”, ha continuato.
Il presidente della transizione ha inoltre assicurato che “la nostra ambizione è di dotarci di testi e di istituzioni credibili per stabilire una governance virtuosa, di riuscire a fare elezioni trasparenti con risultati incontestabili, e di rafforzare la coesione nazionale”. Ha quindi invitato i connazionali a restare uniti per permettere la buona riuscita del cambiamento.
Il colonnello Assimi Goita ha guidato, con un pugno di altri militari, il colpo di Stato che ha messo fine al mandato dell’ex presidente Ibrahim Boubakar Keita il 18 agosto 2020. Ha ricoperto la carica di vicepresidente della transizione dal 25 settembre 2020, sotto il presidente di transizione Bah N’Daw, che ha rovesciato il 24 maggio in seguito a una disputa su un rimpasto ministeriale. Da allora, ha ricoperto la carica di presidente impegnandosi a rispettare la tabella di marcia concordata con la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale, che dovrebbe portare a elezioni generali entro 18 mesi dal 15 settembre 2020.