La giunta al potere del Mali ha annullato i festeggiamenti previsti per l’anniversario dell’indipendenza che si celebra nel Paese ogni 22 settembre e sta valutando la possibilità di mobilitare i riservisti a fronte delle crescenti tensioni nel nord del Paese.
In un discorso alla nazione tenuto ieri, il capo della giunta, Assimi Goita, ha assicurato che le forze di difesa e di sicurezza “saranno nuovamente dispiegate in tutto il Paese”. E ha aggiunto: “dopo dieci anni di presenza di forze straniere sul nostro territorio, abbiamo capito che la logica era piuttosto quella di mantenere l’insicurezza e la nostra dipendenza. Questa è la ragione fondamentale per cui il popolo maliano ha deciso di prendere in mano la propria sicurezza”.
Dai media locali si apprende che Assimi Goita ha approfittato del suo discorso per esprimere la sua gratitudine alla Russia: “Vorrei, in questa occasione, rendere omaggio ai sinceri partner del Mali, in particolare alla Federazione Russa, i cui sforzi e il cui sostegno ci sono stati estremamente utili per preservare la nostra sovranità in un contesto nazionale, regionale e internazionale segnato da tensioni sfaccettate su uno sfondo di opinioni divergenti”.
I gruppi dominati dai tuareg hanno ripreso le operazioni contro l’esercito maliano nel nord del Paese a settembre, dopo mesi di tensioni con il governo. Nel 2015 avevano firmato un accordo di pace con il governo centrale che avrebbe dovuto porre fine alle ostilità scatenate dall’indipendenza e dal conflitto con il governo.