Mali: attacco terroristico a Bamako, il primo da 8 anni

di claudia

Il terrore torna a scuotere la capitale del Mali. Lo stato maggiore dell’esercito maliano ha confermato l’attacco terroristico avvenuto questa mattina nella scuola di gendarmeria Faladié, che si trova vicino all’aeroporto di Bamako. “Le operazioni di messa in sicurezza sono attualmente in corso” si legge in una nota ufficiale dello Stato maggiore diffusa su X alle 11:00 di questa mattina.

L’esercito parla di “situazione sotto controllo” e invita gli abitanti sul posto a mantenere la calma e seguire le istruzioni dei militari sul posto, chiedendo ai civili che non si trovano nell’area di restarne lontani.

L’ultimo attacco all’interno della municipalità di Bamako è stato il 21 marzo 2016, quando un gruppo di uomini armati ha attaccato un campo di addestramento militare dell’Unione europea appena quattro mesi dopo la strage spettacolare del Radisson Blu Hotel di Bamako, quando morirono 22 persone. Quell’attacco fu rivendicato da al-Qaeda.

Questa mattina diversi siti di informazione online, media maliani e agenzie internazionali, hanno riportato che alle 5:30, ora locale, ci sono stati alcuni colpi d’arma da fuoco all’interno della scuola della gendarmeria, con “forti detonazioni”. La scuola si trova a Senou, vicino all’aeroporto di Bamako. A causa di questi eventi, la scuola francese di Bamako ha annunciato che oggi resterà chiusa.

Sui social media, sin dai primi minuti diversi utenti hanno parlato di “attacco terroristico” e anche l’account ufficiale dell’Alleanza degli stati del Sahel (Aes) ha pubblicato un post in cui parlava di “attacco terroristico”.

Ci è stato possibile verificare alcuni video diffusi su X e TikTok da numerosi utenti maliani: nelle immagini si vede del fumo nero uscire dall’interno del compound della Scuola della gendarmeria.

Nel campo della Scuola di gendarmeria di Faladié sono detenute diverse personalità, tra cui i militari arrestati perché colpiti da accuse di appropriazione indebita finanziaria di beni dello Stato: la sentenza su di loro dovrebbe essere pronunciata oggi dalla Corte d’assise speciale per i crimini economici e finanziari, che ha sede alla Corte d’appello di Bamako.

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