Un totale di 18 candidati alle elezioni presidenziali in Mali dello scorso 29 luglio hanno annunciato che non accetteranno i risultati del voto denunciando brogli e irregolarità nelle operazioni di voto, come riporta Rfi. I risultati però non sono ancora stati diffusi.
Le complesse elezioni maliane si sono svolte in un clima abbastanza pacifico secondo gli osservatori, tranne in alcune aree dove sono stati registrati attacchi da parte di gruppi armati e difficoltà organizzative legate alla distribuzione delle schede.
“Chiediamo agli osservatori nazionali e internazionali di esaminare e analizzare le nostre rimostranze con la massima neutralità”, ha però dichiarato ieri il portavoce dei candidati, Modibo Koné, parlando nel corso di una conferenza stampa a Bamako. Koné ha denunciato l’uso improprio dei mezzi statali da parte del presidente uscente e principale favorito alla vittoria Ibrahim Boubacar Keita. È stata anche contestata la propaganda di tutto il governo in favore del presidente e la disparità di trattamento dei candidati durante la campagna elettorale.
I candidati criticano anche la mancata pubblicazione dell’elenco dettagliato dei luoghi in cui le operazioni di voto non sono state rese possibili, circa 644 secondo gli ultimi dati aggiornati.
Nel frattempo secondo le agenzie di stampa un gruppo di terroristi martedì avrebbe attaccato un convoglio che trasportava materiali elettorali tra Nampala e Coura nella regione di Segou. Nello scontro sarebbero morte 12 persone.
In base ai primi risultati ufficiosi non ancora resi noti, si profila un ballottaggio al secondo turno fra Ibrahim Boubacar Keita e lo sfidante Soumaila Cissé.