Mali, con Wagner “situazione peggiorata”

di claudia
mercenari

L’arrivo del gruppo Wagner in Mali, secondo una dichiarazione in videoconferenza della sottosegretaria di Stato americana Victoria Nuland, non ha in alcun modo migliorato il profilo della sicurezza del Paese africano, che anzi “è notevolmente peggiorato”. Gli Stati Uniti ritengono che la sicurezza in Mali sia notevolmente peggiorata in quanto la presenza del gruppo paramilitare russo limiterebbe fortemente “l’azione anti-jihadista” americana, con un aumento degli atti terroristici del 30% negli ultimi sei mesi.

È un racconto dal campo che sconfessa e contraddice quello che da mesi la giunta militare al potere a Bamako propugna tramite i suoi comunicati stampa, le conferenze, i media governativi e i media locali, che racconta di grandi battaglie e scontri a fuoco vittoriosi contro i jihadisti anche per effetto della partnership con il gruppo Wagner. La giunta militare sostiene di avere “invertito la tendenza” e di stare mettendo in sicurezza il Paese. “Il governo provvisorio ha fatto scelte pessime nel portare Wagner e includerlo nel suo apparato di sicurezza, e stiamo vedendo i risultati di tutto questo con le crescenti violenze, gli atti di terrorismo e l’espulsione delle forze delle Nazioni Unite” dal Mali, ha dichiarato Nuland. La situazione in Mali preoccuperebbe anche i Paesi vicini.

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