Il Mali diventerà un Paese produttore di litio entro il 2020: lo ha annunciato Yaya Djire, capo dipartimento geologia presso il ministero delle Risorse minerarie.
L’affermazione del responsabile deriva dalle scoperte di due operatori stranieri, l’australiana Birimian e la britannica Kodal Minerals, che nei progetti di Goulamina e di Bougoni hanno trovato 694.000 tonnellate di litio, in 48 milioni di tonnellate di minerali.
Le scoperte incoraggianti hanno spinto il governo ad assegnare una dozzina di nuove licenze nel 2017.
L’Australia, il Cile, l’Argentina sono i maggiori produttori mondiali di litio, che alcuni hanno definito il ‘petrolio’ del nuovo secolo.
La crescita dell’industria del litio è legata alla seconda guerra mondiale, a causa della richiesta del metallo per applicazioni atomiche (centrali nucleari e bomba all’idrogeno). A partire dal 1950, il litio è stato impiegato in una gran varietà di applicazioni, tra cui batterie, ceramiche, allumini e leghe leggere, gomme sintetiche, farmaci ed altre.
[Redazione InfoAfrica]