Le autorità del Mali sono vicine alla firma di un accordo con l’azienda militare privata russa Wagner. Lo riferisce l’agenzia Reuters, citando fonti diplomatiche e della sicurezza, che spiega che tale accordo consentirebbe di fatto a Mosca di espandere la propria influenza in Africa occidentale. Secondo Reuters la Francia ha anche lanciato un’offensiva diplomatica a Bamako, al fine di dissuadere la giunta al potere in Mali dalla chiusura dell’accordo con la Wagner e da un riavvicinamento con la Russia, nonostante all’inizio dell’estate Parigi avesse annunciato “una trasformazione” delle sue operazioni militari nel Sahel e una riduzione della presenza miliare in Mali.
Non sono invece chiari i termini del possibile accordo: secondo alcune fonti la Wagner potrebbe inviare mille mercenari in Mali, secondo altre il numero sarebbe inferiore. Reuters scrive che l’accordo tra la giunta militare e la Wagner dovrebbe valere 9,15 milioni di euro al mese e garantire all’azienda russa l’accesso a tre giacimenti minerari, due d’oro e uno di magnesio. Oltre alla missione in Repubblica Centrafricana, dove la Wagner si occupa anche della sicurezza del presidente Touadera, i mercenari russi si occuperebbero dell’addestramento delle forze armate maliane (Fama) e della protezione personale di alcuni alti dirigenti pubblici del Paese. Parigi teme che l’arrivo di mercenari russi in Mali destabilizzerà ulteriormente la regione e metterà a repentaglio la lotta al terrorismo nel Sahel.
Tuttavia, nel frattempo, la Francia cerca di trasformare l’Operazione Barkhane in una coalizione internazionale che coinvolga più suoi alleati europei. I sentimenti antifrancesi, sempre più diffusi in Mali, hanno lasciato spazio a sentimenti filorussi, un vuoto che la Wagner potrebbe riempire facilmente, come già successo altrove. Il colpo di Stato dello scorso anno ha ulteriormente deteriorato le relazioni tra Bamako e Parigi: la giunta maliana ha qundi intensificato i segnali di riavvicinamento con la Russia, come in occasione della visita del ministro della Difesa Sadio Camara a Mosca il 4 settembre scorso.
La presenza di mercenari russi a Bamako metterebbe sicuramente in discussione il sostegno finanziario dei partner internazionali del Mali, in particolare dell’Unione europea che attualmente si occupa di addestrarne le truppe regolari.