Il presidente della transizione in Mali, il colonnello Assimi Goita, ha convalidato la bozza della nuova costituzione e ha deciso di presentarla alle forze vive della nazione il 20 marzo. Lo ha annunciato ieri sera il portavoce del governo, il colonnello Abdoulaye Maiga, in un comunicato ripreso dai media locali nel quale viene sottolineato che “il Capo dello Stato ha incaricato i membri del governo di appropriarsi del progetto di costituzione e di prendere tutte le misure appropriate per procedere alla sua divulgazione tra il nostro coraggioso popolo”.
La convalida arriva in un momento in cui il progetto di costituzione è contestato. L’opposizione maliana, in particolare il Cadre d’Echange des partis et regroupements politiques pour le retour à l’ordre constitutionnel, chiede alle autorità di transizione di rinviare l’organizzazione del referendum e di mettere il progetto della nuova Costituzione a disposizione del futuro Presidente della Repubblica che sarà eletto al termine della transizione.
“Il Quadro chiede alle autorità di transizione di abbandonare semplicemente la bozza della nuova Costituzione e di rispettare il calendario delle altre elezioni”, ha dichiarato l’opposizione. Il Quadro si è detto convinto che l’abbandono del progetto di riforma costituzionale permetterà alle autorità di transizione di concentrarsi sulla corretta preparazione e organizzazione delle elezioni in tempo utile, prima di invitare il governo a scaricare il calendario elettorale del referendum.
Il governo del Mali ha deciso di rinviare il referendum costituzionale inizialmente previsto per il 19 marzo a una data successiva, ha dichiarato il colonnello Abdoulaye Maiga, ministro dell’Amministrazione territoriale e portavoce del governo.
Da parte sua, la Lega maliana degli imam e degli studiosi per la solidarietà islamica in Mali (Limama) aveva invitato il 7 marzo tutti i musulmani patriottici a votare contro il progetto di nuova costituzione nella sua forma attuale. Questa richiesta è stata espressa formalmente in un incontro con la stampa a Bamako, chiedendo inoltre il ritiro totale del secolarismo dalla bozza della nuova costituzione. Il segretario generale di Limama, Gaoussou Sidiki Mainta, ha invitato le autorità a sostituire la laicità con uno Stato multireligioso.
La bozza di costituzione stabilisce che il Mali è una “Repubblica indipendente, sovrana, unitaria, indivisibile, democratica, laica e sociale”. Nel testo viene sottolineato che “la laicità mira a promuovere e rafforzare la convivenza nella società, basata sulla tolleranza, sul dialogo e sulla comprensione reciproca”. Per l’applicazione di questo principio, lo Stato garantisce il rispetto di tutte le credenze”.