Mali, la logistica militare russa usa il porto di Conakry

di claudia

Da dove è arrivato il grande convoglio di mezzi militari russi che il 17 gennaio 2024 ha sfilato per Bamako, capitale del Mali? Non è una domanda banale: con la perdita delle basi in Siria, la Russia ha dovuto riorganizzare l’intera logistica militare per le sue operazioni in Africa e vedere sfidare quella gran quantità di mezzi per Bamako ha sorpreso molti: come è riuscita Mosca a spostare tutto quel materiale bellico così lontano dal suo territorio? Come funziona, oggi, la logistica militare russo-africana nel Sahel?

Il 17 gennaio a Bamako sono sfilati veicoli blindati, artiglieria e attrezzature ingegneristiche, tutti di fabbricazione russa: nel convoglio erano presenti carri armati T-72B3, veicoli corazzati BTR-80/82A, veicoli da combattimento di fanteria IFV, camion Kamaz 4385, veicoli ingegneristici, cannoni e veicoli corazzati Spartak, Tigr, Linza e almeno una barca fluviale. Osservando le immagini trasmesse dalla tv maliana Ortm si nota come i mezzi blindati e corazzati siano marchiati come materiale ferroviario, cosa che fa pensare che siano mezzi provenienti dalla Russia e non dalle basi siriane: quei mezzi sono arrivati a Bamako con circa 80 uomini dell’Africa corps, il nuovo corpo africano della Difesa russa che è nato per sostituire il gruppo Wagner nelle sue operazioni africane, e oggi a Bamako sono presenti circa 2.000 uomini dell’Africa corps. Tuttavia, non avendo il Mali uno sbocco sul mare, è difficile pensare che la logistica di questo massiccio spostamento di uomini e mezzi sia stato effettuato interamente via aerea: troppo lungo il viaggio dalla Russia, troppo piccola la capacità dei numerosi cargo militari Ilyushin dell’aeronautica russa.

Secondo alcune immagini satellitari pubblicate da Rfi e prodotte dalla società nordamericana Maxar, specializzata nell’osservazione satellitare, la Russia ha utilizzato il porto di Conakry, in Guinea, per il trasferimento di questo lotto militare: nelle fotografie di Maxar si vede chiaramente un convoglio militare, fotografato il 14 gennaio 2025, sulla strada Rn1 vicino a Tabili, località situata a 75 chilometri da Conakry, in direzione del Mali. Nelle foto possiamo vedere veicoli verniciati di verde, veicoli pesanti e navi cisterna.

Secondo Rfi, la Russia avrebbe trasferito a Conakry questi mezzi sulle navi Adler e Siyanie Severa, mercantili battenti bandiera russa e soggetti a sanzioni europee, partite a dicembre dal porto di Murmansk. Secondo i tracciamenti dei sistemi Ais delle navi cargo, la Adler è stata nel porto di Conakry tra il 7 e il 12 gennaio e che la Siyanie Severa è attraccata nella capitale guineana tra l’11 e il 18 gennaio. Adler è poi salpata per l’Algeria facendo scalo prima a Orano mentre Siyanie Severa è attualmente in navigazione nel Mediterraneo. In entrambi i casi non è nota la destinazione finale.

Tra Conakry e Bamako ci sono circa 990 chilometri di strada: 16 ore di guida, in condizioni ottimali. Gli Spartak Mrap sono mezzi blindati corazzati 4×4 progettati per resistere alle mine artigianali e sono stati presentati per la prima volta nel 2019 e utilizzati dalle forze speciali russe in Ucraina ed è la prima volta che questi mezzi militari vengono fotografati in Mali.

Contrariamente a quanto propagandato dai media maliani però questi mezzi non sono una donazione russa o una fornitura alle Forze armate locali ma saranno a uso e consumo degli Africa corps: nessuno dei veicoli di quel convoglio ha preso parte alla patata della Giornata dell’Indipendenza, il 20 gennaio, e una volta entrati nel compound e negli hangar del campo Wagner all’aeroporto di Bamako non ne sono più usciti. Approfittando della fine del contratto che lega Bamako a Wagner, in scadenza a febbraio, Mosca sta cercando di riprendere il controllo degli affari dei mercenari in Mali.

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