Mali: l’esercito uccide presunti terroristi, bambini tra le vittime

di claudia
terrorismo

 In Mali, l’esercito afferma di aver distrutto “obiettivi terroristici” a Tinzaouatène, località nel nord est del Paese al confine con l’Algeria, presa di mira domenica mattina dal fuoco dei droni. Lo riferisce un comunicato stampa dell’esercito del Mali, che spiega di aver “avvistato” e “identificato” veicoli “carichi di materiale bellico”, “custoditi con cura nel cortile di una concessione”, prima di effettuare “una serie di attacchi”. Nel comunicato, si apprende che “una ventina di individui armati” sono stati “neutralizzati”.

Da parte loro, ribelli del Quadro strategico permanente per la difesa del popolo dell’Azawad (Csp) e fonti civili locali affermano che durante questi attacchi sono stati uccisi civili, tra cui una decina di bambini. Già domenica, poche ore dopo l’attacco dei droni a Tinzaouatène, i ribelli del Csp avevano assicurato che le vittime erano essenzialmente “civili disarmati”, precisando che gli attacchi avevano preso di mira prima una farmacia e poi gli “assembramenti” che ne sono seguiti. Un incidente confermato da fonti civili locali e dall’Ong per i diritti umani Kal Akal, il cui ultimo rapporto parla di 30 morti, tra cui sei cercatori d’oro ciadiani e undici bambini. I feriti sono stati curati nei centri sanitari del Mali o sul lato algerino del confine.

Un mese fa, proprio a Tinzaouatène, i ribelli del Csp, sloggiati lo scorso novembre dalla loro roccaforte di Kidal, hanno ucciso diverse decine di soldati maliani e ausiliari russi di Wagner, alcuni dei quali sono stati anche fatti prigionieri.

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