Si è tenuto questa mattina a Bamako un incontro, organizzato dal ministero dell’Amministrazione territoriale del Mali, per discutere della bozza di Costituzione, il cui progetto preliminare è stato presentato tre mesi fa ed è attualmente oggetto di forti critiche da parte dell’opposizione e di diverse organizzazioni della società civile.
Il progetto preliminare di modifica della Costituzione del Mali è stato presentato tre mesi fa (l’11 ottobre) al presidente della Transizione, colonnello Assimi Goita: questo testo riafferma in particolare l’unità dello Stato maliano, il suo carattere laico e prevede anche la creazione di un Consiglio superiore della nazione, l’equivalente di un Senato , rafforzando inoltre il ruolo del presidente. Una volta che il testo sarà definitivamente messo a punto da una Commissione di finalizzazione, creata con decreto il mese scorso, sarà organizzato un referendum per proporre ai maliani il nuovo testo, voto che in teoria dovrebbe tenersi per marzo.
Tuttavia, i partiti di opposizione alle attuali autorità di transizione respingono tutti categoricamente questo progetto, ma con strategie diverse: la maggior parte boicottano l’incontro di stamattina, come nel caso dei partiti dell’alleanza Jigiya Kura, con a capo il Codem, di cui Alhassane Abba è il segretario generale: “L’attuale Costituzione indica i meccanismi per la sua revisione” ha dichiarato Abba a Rfi. “Le autorità attuali non hanno nemmeno la legittimità per approfondire questa questione: la Costituzione è sacra, per rivederla ci vuole un presidente eletto e un’Assemblea eletta. Boicottiamo l’incontro, perché è un incontro di validazione e preparazione del referendum”.
Questa posizione tuttavia non è condivisa dagli altri membri dell’alleanza di opposizione. Amadou Koita, il presidente del Ps-Yelen Koura e uno dei portavoce del Cadre, ha dichiarato a Rfi che “non praticheremo la politica della sedia vuota” aderendo al boicottaggio dell’incontro in modo da “difendere così le nostre posizioni, per difendere la democrazia e rafforzare le istituzioni. Siamo contrari ad una nuova Costituzione”.
Insomma, nonostante queste divergenze sull’azione politica da svolgere, che potrebbero fare il gioco delle autorità maliane della Transizione, i partiti alleati di opposizione mostrano un’unità di fondo: contro il progetto di nuova Costituzione e per una rapida uscita dal periodo di Transizione. Questa posizione è condivisa anche dal Coordinamento dei movimenti, delle associazioni e dei simpatizzanti dell’influentissimo imam Mahmoud Dicko, che ieri ha annunciato il boicottaggio dell’incontro di oggi. Stessa posizione per il partito Fare dell’ex primo ministro Modibo Sidibé e per il Cnas Faso-Qui dell’ex primo ministro Soumana Sako.