L’Onu “deplora profondamente” questa decisione e sta cercando di chiarire la richiesta delle autorità maliane. Con queste parole il portavoce aggiunto del segretario generale delle Nazioni Unite, Farhan Haq, ha reagito all’ordine di espulsione dal Mali del portavoce della Missione delle Nazioni Unite (Minusma), Olivier Salgado, emesso ieri dalle autorità maliane.
“Siamo consapevoli e profondamente rammaricati della decisione delle autorità maliane di chiedere a un membro dell’équipe della Missione di stabilizzazione integrata multidimensionale delle Nazioni Unite in Mali di lasciare il Paese entro 72 ore”, ha detto Haq in una dichiarazione ascoltabile anche su Radio France Internationale. “È importante ricordare che il personale delle Nazioni Unite non può essere dichiarato persona non grata, ciò è contrario agli obblighi della Carta delle Nazioni Unite, compresi quelli relativi ai privilegi e alle immunità dell’Onu e delle sue squadre”, ha aggiunto.
Le autorità maliane hanno ordinato ieri l’espulsione del portavoce della Minusma, Olivier Salgado, rimproverandogli “informazioni inaccettabili” sul caso dei 49 soldati ivoriani detenuti da più di una settimana a Bamako.
Il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale del Mali ha invitato. tramite un comnunicato, “Olivier Salgado, portavoce della Minusma a lasciare il Paese entro 72 ore”.
Il provvedimento fa seguito “alla serie di pubblicazioni tendenziose e inaccettabili dell’interessato” su Twitter nelle quali avrebbe dichiarato “senza alcuna prova che le autorità maliane erano state precedentemente informate dell’arrivo di 49 soldati ivoriani con un volo civile” il 10 luglio 2022, si legge nel comunicato.
La nota insiste anche sulla “disponibilità” del ministero a mantenere il dialogo e a perseguire la cooperazione con “tutti i suoi partner internazionali, compresa la missione stessa”. Alla richiesta di fornire prove o di rettificare le sue affermazioni, l’interessato si sarebbe rifiutato, secondo la dichiarazione del ministero degli Esteri maliano.
La Minusma ha preso atto con rammarico dell’espulsione del suo portavoce da parte delle autorità di transizione del Mali. Lo si apprende da un comunicato della Minusma, in cui si ribadisce comunque la volontà di continuare l’impegno militare in ottemperanza del mandato della Missione.
La Missione afferma di essere stata informata della decisione del governo maliano soltanto ieri ed ha affermato di “prendere atto di questa decisione di cui si rammarica profondamente”.