La Federazione internazionale per i diritti umani afferma che il 2022 è stato finora l’anno più drammatico per i civili coinvolti loro malgrado nel conflitto nel Mali centrale. In un nuovo rapporto, anticipato dalla Bbc, la Federazione specifica che la violenza arriva da tutte le parti, compresi i gruppi civili di autodifesa, i jihadisti, l’esercito maliano e i mercenari russi. A farne le spese sono i civili, in particolare donne e bambini, considerati i più vulnerabili.
La Federazione ha detto che, in particolare, i civili residenti nelle regioni di Segou e Mopti stanno vivendo un “inferno in terra”, sopportando esecuzioni sommarie, violenze sessuali e reclutamento forzato.
Ci sono stati due colpi di stato in Mali negli ultimi due anni, con i militari molto critici sulla gestione del conflitto contro i jihadisti, che perdura dal 2012. L’insurrezione jihadista si sta intensificando in tutto il Sahel e inizia a minacciare i paesi del Golfo di Guinea.