Mali: rapporto Minusma, registrato calo della violenza contro i civili

di claudia
Minusma

La violenza contro i civili in Mali è diminuita del 7 per cento tra luglio e dicembre 2021 rispetto ai sei mesi precedenti, secondo una bozza di rapporto della divisione dei diritti umani della missione di pace delle Nazioni Unite nel Paese (Minusma), di cui Radio France Internationale (Rfi) riferisce di aver ottenuto una versione. Queste cifre, precisa l’emittente, devono però essere poste in prospettiva poiché questa diminuzione sta avvenendo in un contesto in cui il livello generale di violenza rimane molto alto.

Minusma ha rilevato 948 casi di violazioni e abusi durante il semestre in esame. Delle vittime, 65 erano donne e 40 bambini. Secondo la medesima fonte, i gruppi terroristici, in particolare il Gruppo per il sostegno dell’Islam e dei musulmani, sono responsabili del 21 per cento di violenza in più rispetto ai sei mesi precedenti.

Secondo il report la violenza dei gruppi di autodifesa, come Da Na Ambassagou, attivi nel centro del Paese, è diminuita del 19 per cento nei sei mesi analizzati. Tuttavia, spesso questi gruppi sono sospettati di collaborare con i terroristi.

Minusma ha anche registrato un calo del 30 per cento della violenza perpetrata dalle forze di difesa e di sicurezza (Fama) tra luglio e dicembre 2021. Nonostante questo, secondo il rapporto, le forze armate del Mali continuano a ricorrere a esecuzioni sommarie e arresti arbitrari. Il 25 ottobre, a N’dola, nella regione di Segou, le Fama hanno giustiziato sette civili, tra cui un bambino di otto anni, secondo la medesima fonte.

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